Criteri di liquidazione mai contro legge
Anche le indicazioni dell’Autorità giudiziaria, alla nomina del liquidatore o dei liquidatori, devono essere lette alla luce delle norme imperative
I poteri dei liquidatori di società di capitali sono presi in esame dal Tribunale di Milano in un interessante provvedimento del 12 gennaio scorso.
La liquidazione delle società di capitali – affermano i giudici milanesi – è presidiata, anche più dell’amministrazione delle stesse, da regole imperative, ma rimesse nel dettaglio alla volontà espressa in sede statutaria o all’atto della nomina dei liquidatori da parte dei soci, i quali possono dettare “i criteri in base ai quali deve svolgersi la liquidazione [e] i poteri dei liquidatori” (ex art. 2487 comma 1 lett. c) c.c. ). In assenza di tali criteri, e comunque per tutto quanto non espressamente disposto (e salvo modifica da parte dei soci stessi), il potere dei liquidatori, come quello degli amministratori, è generale
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