Possibile il cumulo di sanzioni penali e amministrative per omessa IVA di una srl
Con una sentenza di oggi, relativa alle cause C-217/15 e C-350/15, la Corte di Giustizia, confermando le conclusioni dell’Avvocato generale (si veda “Non c’è «ne bis in idem» tra società e legale rappresentante” del 16 gennaio 2017), ha stabilito che l’art. 50 della Carta dei Diritti dell’Unione europea, che tutela il divieto del cumulo di sanzioni penali (“ne bis in idem”), dev’essere interpretato nel senso che è ammissibile la normativa italiana che consente di avviare un procedimento penale per omesso versamento IVA (art. 10-ter del DLgs. 74/2000) nei confronti del legale rappresentante di una società alla quale sia già stata applicata una sanzione tributaria per il medesimo fatto.
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