Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo Codice degli appalti
Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un DLgs. correttivo del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, adottato a norma dell’art. 1, comma 8 della legge delega n. 11/2016 e in esito alla consultazione pubblica.
Come si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, l’intervento apporta modifiche e integrazioni al Codice, volte a perfezionarne l’impianto normativo confermandone i pilastri fondamentali, in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore. Nell’introdurre tali modifiche, il Governo ha tenuto conto delle consultazioni effettuate dal Parlamento, delle osservazioni formulate dall’ANAC e delle considerazioni del Consiglio di Stato.
Le modifiche seguono tre direttrici:
- modifiche di coordinamento per una più agevole lettura e interpretazione del testo;
- integrazioni per migliorare l’efficacia e chiarire la portata di alcuni istituti, sulla base anche di quanto suggerito dal Consiglio di Stato in sede consultiva e dalle associazioni o dagli operatori di settore;
- limitate modifiche ad alcuni istituti rilevanti, conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del Codice.
In particolare, tra le novità introdotte il Governo segnala:
- l’introduzione di un periodo transitorio che prevede che l’appalto integrato sia possibile per gli appalti i cui progetti preliminari o definitivi siano stati già approvati alla data di entrata in vigore del codice e nei casi di urgenza;
- l’obbligatorietà dell’uso dei parametri per calcolare i compensi a base di gara;
- una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale, per evitare che il ricorso all’istituto per soglie minimali concretizzi una elusione del divieto di appalto integrato;
- la conferma della soglia limite del 30% sul totale dell’importo contrattuale per l’affidamento in subappalto;
- semplificazioni procedurali: in caso di nuovo appalto basato su progetti per i quali risultino scaduti i pareri acquisiti, ma non siano intervenute variazioni, vengono confermati i pareri, le autorizzazioni e le intese già rese dalle amministrazioni;
- specifica individuazione del costo della manodopera ai fini della determinazione della base d’asta.
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