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Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo Codice degli appalti

/ REDAZIONE

Venerdì, 14 aprile 2017

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Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un DLgs. correttivo del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, adottato a norma dell’art. 1, comma 8 della legge delega n. 11/2016 e in esito alla consultazione pubblica.
Come si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, l’intervento apporta modifiche e integrazioni al Codice, volte a perfezionarne l’impianto normativo confermandone i pilastri fondamentali, in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore. Nell’introdurre tali modifiche, il Governo ha tenuto conto delle consultazioni effettuate dal Parlamento, delle osservazioni formulate dall’ANAC e delle considerazioni del Consiglio di Stato.

Le modifiche seguono tre direttrici:
- modifiche di coordinamento per una più agevole lettura e interpretazione del testo;
- integrazioni per migliorare l’efficacia e chiarire la portata di alcuni istituti, sulla base anche di quanto suggerito dal Consiglio di Stato in sede consultiva e dalle associazioni o dagli operatori di settore;
- limitate modifiche ad alcuni istituti rilevanti, conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del Codice.

In particolare, tra le novità introdotte il Governo segnala:
- l’introduzione di un periodo transitorio che prevede che l’appalto integrato sia possibile per gli appalti i cui progetti preliminari o definitivi siano stati già approvati alla data di entrata in vigore del codice e nei casi di urgenza;
- l’obbligatorietà dell’uso dei parametri per calcolare i compensi a base di gara;
- una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale, per evitare che il ricorso all’istituto per soglie minimali concretizzi una elusione del divieto di appalto integrato;
- la conferma della soglia limite del 30% sul totale dell’importo contrattuale per l’affidamento in subappalto;
- semplificazioni procedurali: in caso di nuovo appalto basato su progetti per i quali risultino scaduti i pareri acquisiti, ma non siano intervenute variazioni, vengono confermati i pareri, le autorizzazioni e le intese già rese dalle amministrazioni;
- specifica individuazione del costo della manodopera ai fini della determinazione della base d’asta.

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