Sull’individuazione dei «trasfertisti» la Cassazione non si arrende
La Suprema Corte solleva dubbi sulla portata interpretativa della norma introdotta dal DL 193/2016 e rimette la questione alle Sezioni Unite
È durata davvero pochi mesi l’illusione che, con l’entrata in vigore il 3 dicembre 2016 della norma di interpretazione autentica introdotta dall’art. 7-quinquies del DL. 193/2016, fosse definitivamente risolta, anche per il passato, la questione dell’individuazione della categoria dei trasfertisti, ai sensi dell’art. 51 del TUIR.
La Sezione Lavoro della Cassazione, con l’ordinanza n. 9731 depositata ieri, 18 aprile 2017, ha rimesso al Primo Presidente della Suprema Corte, affinché la assegni alle Sezioni Unite, la questione se tale disposizione sia effettivamente di interpretazione autentica, con conseguente applicazione anche ai trattamenti di trasferta corrisposti prima del 3 dicembre 2016, ovvero se costituisca una disposizione a carattere innovativo,
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