Approvato all’unanimità il bilancio della CNPR
“L’esercizio conferma la tenuta del fondo grazie all’andamento positivo della gestione del patrimonio e al nuovo flusso di iscrizioni, in forza della disposizione che ha consentito l’iscrizione previdenziale degli esperti contabili”. Così Luigi Pagliuca, Presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri, ha commentato i numeri del bilancio consuntivo 2016 dell’ente, approvato all’unanimità dall’Assemblea dei delegati.
Numeri che evidenziano un risultato positivo di 31,6 milioni di euro, al netto delle svalutazioni dell’attivo, per complessivi euro 49,9 milioni (26,4 per svalutazione delle immobilizzazioni finanziarie e 23,5 milioni a rettifica dei crediti iscritti nell’attivo circolante). Il risultato della gestione ha, quindi, mostrato un utile (ante imposte) pari a 52 milioni di euro, con un carico fiscale di 20,4 milioni circa.
Nella nota stampa diffusa a seguito dell’approvazione del documento contabile da parte dell’Assemblea dei delegati, Pagliuca ha fatto il punto anche sugli investimenti finanziari e sui relativi rendimenti: “La conduzione dei mandati conferiti a terzi per l’investimento in valori mobiliari – ha sottolineato il Presidente della Cassa – ha fatto registrare un risultato contabile lordo del 5,3% e un risultato netto del 3,5% a fronte di un importo conferito ai cinque gestori pari a 650 milioni di euro. La valorizzazione del portafoglio a mercato a fine anno 2016 ha registrato un valore complessivo pari a 685,4. Le gestioni patrimoniali hanno realizzato un differenziale netto positivo pari a 11,9 milioni”.
I fondi immobiliari che investono in patrimonio non residenziale sono pari a “416 milioni circa valorizzati a mercato, a fine 2016, a 447,2 milioni di euro. La consistenza patrimoniale investita dall’ente nel corso del 2016 valorizzata a mercato – ha continuato Pagliuca – è cresciuta di 44,9 milioni circa. La gestione diretta del patrimonio immobiliare ha rilevato un rendimento del 3,28%, rapportato al valore di acquisto storico (186,1 milioni di euro)”.
Quanto, invece, a entrate e uscite per contributi, le spese sono cresciute di un solo milione di euro rispetto all’anno precedente (da 226 a 227 milioni), a fronte di un aumento di pensionati, a fine 2016, di 230 unità. In totale, i pensionati della CNPR sono 8987, di cui 3719 ancora in attività. “Questi dati – ha commentato Pagliuca – mettono in evidenza il rallentamento della spesa previdenziale, che era uno degli obiettivi della riforma del 2013”.
La popolazione attiva, sempre alla fine del 2016, era pari a 25.520 unità. Lo scorso anno, si sono registrate 303 nuove iscrizioni, di cui quasi due terzi (197), appartenenti alla categoria degli esperti contabili, inserita nella platea della Cassa appena due anni fa. “L’aliquota contributiva media scelta dagli iscritti per il 2016 – ha ricordato Pagliuca - è stata del 13% (92,49%): solo l’1% ha scelto l’aliquota massima del 23% per la costruzione del proprio risparmio previdenziale”.
Infine, i redditi degli iscritti, i cui valori medi, stando ai dati in possesso dell’ente, risultano stabili rispetto al 2015. L’importo medio è stato di 52,2 mila euro, mentre il volume d’affari è in leggera crescita, con un valore medio di 96,7 mila euro.
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