Il nuovo cumulo contributivo non agevola gli iscritti a Casse professionali
Per il diritto alla pensione di vecchiaia si confermano i requisiti anagrafici e di contribuzione più elevati
In merito ai numerosi provvedimenti di natura previdenziale contenuti nella legge di bilancio 2017 (L. 232/2016), non solo l’APE privato o la RITA attendono una completa attuazione. Il riferimento è al c.d. cumulo contributivo introdotto già con la L. 228/2012 (art. 1, comma 239 ss.), ma che ha sviluppato le sue potenzialità soltanto a seguito delle misure introdotte con la L. 232/2016 (art. 1, comma 195 ss.).
Infatti, la norma in questione consente ora di accedere a pensione di vecchiaia o a pensione anticipata considerando, al diritto, tutti i periodi contributivi cronologicamente non sovrapposti, accantonati presso tutte le Gestioni INPS (Dipendenti, Autonomi, Gestione Separata etc) nonché presso le Casse per liberi professionisti iscritti agli ordini.
Rispetto all’impianto originario ...
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