Per l’accertamento sintetico non rileva il valore del registro
Il Fisco non può considerare tale valore come spesa per incremento patrimoniale, ma deve attenersi al prezzo indicato nell’atto notarile
Ai fini dell’accertamento sintetico fondato sulla spesa per incrementi patrimoniali, l’Ufficio non può considerare come incremento, rilevante per il sintetico, il valore dell’immobile accertato ai fini dell’imposta di registro, superiore a quello dichiarato nell’atto notarile, dovendo invece attenersi al prezzo indicato in quest’ultimo, attesa la recente preclusione normativa alla possibilità, per l’Amministrazione finanziaria, di presumere la corrispondenza tra valore di mercato dell’immobile, come accertato ai fini dell’imposta di registro, e prezzo pagato come corrispettivo per il trasferimento immobiliare.
È questo l’importante principio desumibile dall’ordinanza n. 21438 depositata ieri in Cassazione.
Per molti anni, in passato, ...
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