Per valutare l’antieconomicità non basta la singola operazione accertata
Secondo la Cassazione, occorre esaminare la strategia imprenditoriale in cui è inserita
L’Amministrazione finanziaria, nell’esprimere valutazioni circa l’antieconomicità delle operazioni effettuate dal contribuente, non può spingersi sino alla verifica dell’opportunità dei costi in quanto, in caso contrario, attingerebbe a valutazioni di strategie commerciali, che sono di stretta competenza dell’imprenditore.
Questo, in sostanza, è il principio desumibile dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 21405, depositata ieri.
La pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale che, ormai da tempo, consente all’Amministrazione finanziaria di disconoscere la deducibilità di costi o di recuperare a tassazione componenti positivi del reddito sulla base della presunzione circa la valutazione economica delle scelte imprenditoriali (Cass. n. 28075/2009).
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