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Ruolo dell’amministratore giudiziario penalizzato nel nuovo Codice antimafia

Per il CNDCEC, nonostante il recepimento di alcune proposte emendative, la normativa non tutela a sufficienza la categoria

/ Roberta VITALE

Giovedì, 5 ottobre 2017

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Il CNDCEC, con un comunicato stampa di ieri, ha illustrato alcune delle novità apportate dal Ddl. di riforma del Codice delle leggi antimafia di cui al DLgs. 159/2011, che è stato approvato in via definitiva in seconda lettura dalla Camera il 27 settembre 2017.
Dall’esame del provvedimento – in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – il Consiglio nazionale sottolinea, nonostante la sua indubbia importanza, l’ottica punitiva posta a carico dell’amministratore giudiziario, il quale, infatti, “nell’ambito del ridotto numero di incarichi, sarà chiamato a gestire i beni in assenza di «reti di protezione» e con un bagaglio normativo privo di strumenti gestionali efficaci”.
Come evidenziato dai consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alle funzioni

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