Il liquidatore paga l’IVA con quanto rilevato dal commissario del concordato
In mancanza risponde del reato di cui all’art. 10-ter del DLgs. 74/2000
Risponde del reato di omesso versamento IVA, ex art. 10-ter del DLgs. 74/2000, quanto meno a titolo di dolo eventuale, il liquidatore che, in carica già nove mesi prima della scadenza del termine penalmente rilevante, dopo aver richiesto un concordato preventivo (poi non omologato) nel cui contesto l’inventario del commissario giudiziale segnala l’esistenza della liquidità necessaria per adempiere al pagamento dell’imposta, non si attiva per provvedere al relativo versamento.
A stabilirlo è la Cassazione nella sentenza n. 41594/2017.
Si ricorda che l’art. 10-ter del DLgs. 74/2000 – al superamento di una soglia di punibilità oggi pari a 250.000 euro per periodo d’imposta – sanziona con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi l’IVA dovuta in base
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