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PROFESSIONI

Non vessatoria la clausola claims made che copre la richiesta di risarcimento

È nella libera autonomia delle parti far coincidere la definizione del sinistro con la richiesta di risarcimento, indipendentemente dalla data del fatto

/ Roberta VITALE

Venerdì, 24 novembre 2017

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Non assume carattere vessatorio e non deve essere specificatamente approvata per iscritto la clausola claims made diretta a estendere la copertura assicurativa rispetto alle richieste di risarcimento del danno pervenute durante il periodo di validità del contratto. È quanto deciso dalla Cassazione nell’ordinanza n. 27867 depositata ieri.

Nel caso di specie, oggetto di controversia era la clausola claims made contenuta nel contratto di assicurazione professionale stipulato da un notaio, ritenuta – diversamente da quanto deciso in primo grado – valida e non vessatoria dalla Corte d’Appello. Per i giudici, in particolare, il notaio non avrebbe potuto pretendere di essere manlevato per un sinistro (avvenuto nel 1997) che era stato denunciato oltre la scadenza naturale della polizza;

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