Approvata la black list europea di 17 Stati
Le misure fiscali di contrasto verso queste giurisdizioni sono, però, lasciate alle decisioni dei singoli Stati membri
Il Consiglio dell’Unione europea ha diramato la propria black list degli Stati e territori non collaborativi. Si tratta di una elencazione che, pur se con una efficacia dissuasiva verso questi Stati probabilmente non elevata, rappresenta un primo passo per un’integrazione delle varie liste degli Stati, spesso non coordinate in quanto prendono in considerazione parametri diversi.
La lista, che fa seguito al lavoro svolto da novembre del 2016 dagli organismi dell’Unione, è stata costruita individuando tre parametri di fondo relativi agli Stati e territori non comunitari, rappresentati dall’adozione o meno di strumenti di scambio di informazioni ai fini fiscali, dalla presenza o meno di regimi fiscali privilegiati o distorsivi della concorrenza e dall’implementazione ...
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