Azione diretta contro la controllante che abusa dei poteri di direzione e coordinamento
La Cassazione esclude la preventiva escussione della controllata
L’art. 2497 comma 3 c.c. non prevede una condizione di procedibilità dell’azione contro la società che esercita attività di direzione e coordinamento, costituita dall’infruttuosa escussione, da parte del socio della controllata, del patrimonio di questa o della previa formale richiesta risarcitoria ad essa rivolta, avendo il legislatore posto unicamente in capo alla società capogruppo l’obbligo di risarcire i soci esterni danneggiati dall’abuso dell’attività di direzione e coordinamento.
Ad affermarlo è la Cassazione nella sentenza n. 29139, depositata ieri, che conferma l’orientamento espresso dalla giurisprudenza di merito che sembra prevalente (cfr. Trib. Milano 27 febbraio 2012, Trib. Milano 18 dicembre 2015 e Trib. Catanzaro 8 marzo 2017).
Ai sensi ...
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