Immobili concessi in usufrutto a titolo oneroso sempre nel test di operatività
Gli immobili concessi a titolo gratuito rilevano, invece, solo se gli usufruttuari sono soci persone fisiche
La rilevanza degli immobili concessi in usufrutto ai fini della disciplina delle società non operative di cui all’art. 30 della L. 724/94 è stata più volte esaminata dall’Amministrazione finanziaria. I documenti di prassi però, nell’individuare il trattamento da riservare a tali beni nell’ambito del test di operatività e della determinazione del reddito minimo, non distinguono il caso in cui sia pattuito un corrispettivo una tantum da quello in cui sia pattuito un corrispettivo annuo.
In un primo momento, con risoluzione n. 94 del 25 luglio 2005, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che gli immobili concessi in usufrutto costituito a titolo gratuito, non essendo idonei a produrre reddito per la società nuda proprietaria, non rientrano tra le immobilizzazioni
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