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IMPRESA

Le violazioni macroscopiche condannano i sindaci

L’evidenza delle condotte illecite rende la condotta dolosa a prescindere dalla professionalità

/ Maurizio MEOLI

Lunedì, 5 febbraio 2018

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Quando le violazioni contabili/amministrative poste in essere dagli amministratori sono particolarmente evidenti, difficilmente i sindaci possono sfuggire alla condanna per concorso in bancarotta fraudolenta documentale impropria, a prescindere dalla qualifica professionale in concreto posseduta.
Sono queste le indicazioni che appare possibile desumere dalla sentenza n. 1385/2018 della Cassazione.

Nel caso di specie gli amministratori di una cooperativa a responsabilità limitata venivano condannati per bancarotta fraudolenta documentale impropria avendo integralmente sottratto le scritture contabili della società relativamente a un determinato periodo e avendole tenute, nel periodo successivo, in modo tale da non consentire la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari (come richiesto

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