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ECONOMIA & SOCIETÀ

L’euro troppo forte preoccupa Draghi

In poco più di un anno l’eurousd è passato da 1,035 a 1,25; per il Presidente Bce la recente volatilità del mercato valutario è fonte di incertezza

/ Stefano PIGNATELLI

Venerdì, 26 gennaio 2018

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La riunione di politica monetaria della banca centrale europea si è conclusa con tassi, come ampiamente previsto, fermi (-0,40% il depo; 0% il refi e +0,25% il rif. marginale) ai livelli entrati in vigore il 16 marzo 2016 e che resteranno tali per tutto il 2018. Il mercato sconta nei primi mesi del 2019 un ritocco da parte della Bce del tasso sui depositi a -0,30% da -0,40% e vede per metà del prossimo anno il primo rialzo di un quarto di punto del refi oggi a zero.

Sono stati molti gli spunti forniti da Draghi: in generale è trapelato un cauto ottimismo sulle prospettive di crescita, una certa insoddisfazione sull’inflazione ancora troppo bassa e un certo fastidio per il rapporto di cambio.
Draghi ha affermato che l’economia ha accelerato oltre le attese e lo slancio della crescita ...

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