Fissati i contributi volontari per dipendenti non agricoli, autonomi e iscritti alla Gestione separata
Con la circolare n. 31 di ieri, l’INPS ha fissato i valori da usare nel 2018 per il versamento dei contributi volontari per i dipendenti non agricoli, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.
Per quanto riguarda i versamenti volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli, in base alla variazione dell’indice ISTAT dell’1,1%, la retribuzione minima settimanale è di 202,97 euro, la prima fascia di retribuzione annuale oltre la quale è prevista l’aliquota aggiuntiva dell’1% è di 46.630 euro e il massimale da applicare ai prosecutori volontari titolari di contribuzione non anteriori al 1996 e che esercitino l’opzione per il sistema contributivo è di 101.427 euro. Per il 2018, l’aliquota contributiva per i dipendenti non agricoli autorizzati alla prosecuzione volontaria nel FPLD dopo il 1995 è del 33%, mentre quelli autorizzati entro il 1995 è del 27,87%.
L’importo dei contributi volontari di artigiani e commercianti, invece, dovrà essere calcolato per i primi, con l’aliquota del 24% o del 21% per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni; per i secondi, con l’aliquota del 24,09% o del 21,09% per i collaboratori di età non superiore ai 21 anni.
Infine, per i versamenti volontari nella Gestione separata, va presa in considerazione solo l’aliquota IVS vigente per i soggetti privi di altra tutela previdenziale e non titolari di pensione pari, per l’anno 2018, al 25% per i professionisti e al 33% per i collaboratori e figure assimilate.
Poiché nel 2018 il minimale per l’accredito contributivo è fissato in 15.710 euro, per il medesimo anno l’importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione separata non potrà essere inferiore, per quanto concerne i professionisti, a 3.927,60 euro su base annua e 327,30 euro su base mensile, mentre per quanto concerne tutti gli altri iscritti non potrà essere inferiore a 5.184,36 euro su base annua e 432,03 euro su base mensile.
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