ACCEDI
Martedì, 24 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Derivati all’interno del PIR solo a determinate condizioni

L’Agenzia delle Entrate risponde ad alcune criticità emerse nel confronto con le principali associazioni di categoria: ABI, ANIA, Assogestioni

/ Salvatore SANNA

Martedì, 27 febbraio 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con la circolare n. 3/2018, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sul regime fiscale agevolato dei piani di risparmio a lungo termine (c.d. “PIR”), che consentono alle persone fisiche residenti in Italia (non imprenditori) di beneficiare dell’esenzione:
- dalle imposte sui redditi derivanti dagli strumenti finanziari (sia i redditi di capitale che i redditi diversi);
- dall’imposta sulle successioni relativa agli strumenti finanziari che compongono il piano.

Secondo quanto previsto dalla L. 232/2016, l’investimento nel PIR beneficia delle agevolazioni fiscali quando:
- gli strumenti finanziari di uno stesso emittente e la liquidità che lo compongono non sono superiori al 10%;
- almeno una parte (70%) dell’investimento totale è destinata a strumenti finanziari ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU