Il controllo massivo dell’email aziendale del lavoratore viola la privacy
Se la casella di posta può essere usata solo a fini lavorativi ciò deve essere esplicitato nella policy aziendale
La conservazione massiva da parte del datore di lavoro delle email inviate attraverso gli account di posta elettronica aziendale è stata dichiarata illecita da parte del Garante della privacy, che si è nuovamente pronunciato sul tema con il provvedimento n. 53/2018.
Il caso sottoposto al Garante è quello della conservazione prolungata – anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro – delle comunicazioni elettroniche intervenute tra i dipendenti di una società per mezzo dell’account aziendale fornito dal datore di lavoro, utilizzate poi per intimare il licenziamento al lavoratore.
Tale condotta risulta lesiva sotto più aspetti non solo legati alla privacy del soggetto i cui dati personali sono raccolti da terzi, ma anche – trattandosi del rapporto tra datore di lavoro e dipendente – in
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41