Rinuncia al credito seguita da cessione della partecipazione non elusiva
L’operazione determinava, oltre al risparmio fiscale, indubbi vantaggi per le società coinvolte
Non è un’operazione elusiva la rinuncia ai crediti da parte della società partecipante nei confronti della società partecipata, con conseguente deduzione della minusvalenza corrispondente ai crediti rinunciati in occasione della successiva cessione a terzi della partecipazione.
Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 14554/2018.
Dai fatti di causa si evince che la società partecipata era a un passo dal fallimento e la società partecipante si trovava in una situazione prossima alla crisi, sicché con una terza società, di proporzioni mondiali, era stata trovata una soluzione che consentiva il salvataggio di entrambe, mediante la cessione al colosso internazionale delle azioni della partecipante, con azzeramento del capitale e sua ricostituzione a solo carico dell’acquirente,
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