Il bar del circolo ARCI è tassato come attività commerciale
Non conta che solo i soci possano usufruire delle attività del bar e che ne siano esclusi i terzi non soci
L’attività di bar con somministrazione di alimenti e bevande verso pagamento di corrispettivi specifici, svolta da un circolo culturale, anche se effettuata ai propri associati, non rientra in alcun modo tra le finalità istituzionali del circolo e deve dunque ritenersi, ai fini del trattamento tributario, attività di natura commerciale, e ciò a prescindere dal fatto che soltanto i soci possano usufruire delle attività del bar nel predetto circolo, mentre ne siano esclusi i terzi non soci.
Sono queste le conclusioni raggiunte dalla Suprema Corte, con l’ordinanza n. 15865/2018.
Si ricorda, innanzitutto, che l’art. 148, comma 3 del TUIR prevede la decommercializzazione delle attività effettuate “in diretta attuazione degli scopi istituzionali”, da parte di associazioni ...
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