Riciclaggio e «scudo fiscale fittizio», ammissibile il dolo eventuale
Secondo la Cassazione, per valutare l’elemento soggettivo vanno esaminati i profili fattuali del coinvolgimento morale e materiale
Nel caso di “scudo fiscale fittizio” può essere contestato il reato di dichiarazione infedele ai sensi dell’art. 4 del DLgs. 74/2000, che, a sua volta, può divenire reato presupposto per il riciclaggio (art. 648-bis c.p.) del profitto dell’evasione.
Una simile eventualità si è realizzata in un procedimento deciso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 36893 depositata ieri.
Un soggetto aveva optato per il rimpatrio delle somme estere, ma aveva contestualmente predisposto (dietro il consiglio di un team di professionisti) una serie di operazioni negoziali imperniate sul simulato acquisto a titolo oneroso di quote di fondi di investimento e sulla creazione di appositi trust, grazie ai quali il capitale apparentemente rimpatriato era tornato all’estero, nella ...
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