Integrano truffa le fatture false emesse per ottenere finanziamenti pubblici
Ingiusto profitto sia l’illegale percezione di somme dopo la presentazione dei documenti mendaci, sia l’indebito trattenimento di quanto già ricevuto
L’emissione e l’utilizzo di fatture false possono rilevare quale “artificio” per il reato di truffa, laddove tali condotte siano poste in essere per assicurarsi l’ottenimento di un finanziamento pubblico.
La truffa penalmente rilevante riguarda, infatti, il comportamento di chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procuri a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (art. 640 c.p.). La pena è della reclusione da due a sette anni e si procede d’ufficio se tale fatto riguarda contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee (art. 640-bis c.p.).
Secondo la giurisprudenza di legittimità, ...
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