Nuove funzioni per la gestione del codice fiscale delle persone fisiche residenti all’estero
L’Agenzia delle Entrate ha arricchito le applicazioni per la gestione del codice fiscale delle persone fisiche che si trovano all’estero e ha modificato le modalità di accesso ai servizi telematici resi disponibili alle autorità diplomatico-consolari italiane. Con la circolare n. 2 pubblicata ieri ha fornito indicazioni di carattere operativo su tali servizi e applicazioni.
Nel dettaglio, per l’attribuzione e la gestione del codice fiscale di cittadini italiani, comunitari o stranieri residenti all’estero, le autorità diplomatico-consolari, grazie alle novità introdotte potranno:
- verificare le informazioni registrate in Anagrafe tributaria con la visualizzazione della situazione anagrafica del soggetto (dati anagrafici, domicilio fiscale, residenza estera ed eventuale informazione di decesso presenti in Anagrafe Tributaria);
- gestire l’eventuale domicilio fiscale nel formato “strutturato” ed eventualmente indicare se si tratta di un soggetto privo di domicilio in Italia;
- gestire la residenza estera in formato “strutturato”;
- acquisire alcune informazioni previste nel nuovo modello AA4/8;
Per quanto riguarda l’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate da parte delle Sedi diplomatico-consolari, nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali e della tracciabilità, questo deve sempre avvenire per il tramite di una persona fisica, preventivamente autorizzata, che utilizzi proprie credenziali personali in luogo di quelle associate alla sede diplomatica presso cui opera che, pertanto, non potranno più essere utilizzate per l’accesso. Tali Incaricati potranno operare in nome e per conto della sede diplomatica da cui sono stati autorizzati.
L’adeguamento delle modalità di accesso ai Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate da parte delle autorità diplomatico-consolari italiane verrà realizzato in due fasi, una prima transitoria (che si concluderà entro 60 giorni dal 1° marzo 2019) ed una fase a regime.
Al termine del periodo transitorio, l’accesso a Fisconline da parte di ciascuna sede diplomatica dovrà avvenire esclusivamente attraverso i gestori incaricati e gli incaricati che la sede stessa avrà autorizzato.
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