Per la disapplicazione della norma antielusiva ACE rilevano gli apporti da fondi non regolamentati
La risposta ad interpello n. 17 pubblicata ieri, 30 gennaio 2019, esamina la disapplicazione della disciplina antielusiva dell’ACE ex art. 10 del DM 3 agosto 2017, con particolare riferimento al caso in cui una società abbia beneficiato di apporti di somme indirettamente provenienti da taluni fondi d’investimento prevalentemente stabiliti nello Stato di Guernsey (white list).
In particolare, il comma 4 del citato art. 10 prevede la riduzione della base di calcolo dell’ACE in capo al conferitario per un importo pari ai conferimenti in denaro provenienti da soggetti diversi da quelli domiciliati in Stati o territori che consentono un adeguato scambio di informazioni, anche se non appartenenti al gruppo.
Ai fini di questa verifica occorre adottare un approccio look through, per cui la riduzione opera nel momento in cui nella compagine sociale della conferente vi siano soci residenti in detti Stati; tuttavia, la lettera b) della stessa norma esclude che vada operata questa verifica “a ritroso” nel momento in cui gli apporti provengono da un fondo di investimento regolamentato e localizzato in Stati o territori che consentono un adeguato scambio di informazioni, per cui non è più necessario indagare sulla residenza fiscale dei sottoscrittori del fondo stesso.
Posto che nella fattispecie in esame i fondi d’investimento localizzati nello Stato di Guernsey non sono fondi regolamentati, non è applicabile il più lieve onere probatorio previsto nella citata disposizione.
La risposta si innesta nell’ambito dei chiarimenti già forniti dall’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 14/2018 e con la risposta n. 88/2018.
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