Immobili dell’associazione utilizzati nell’attività commerciale deducibili dal reddito d’impresa
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello n. 28 datata 5 febbraio ma pubblicata ieri, analizza, con riferimento ad un’associazione, la deducibilità delle quote d’ammortamento di immobili utilizzati per l’esercizio dell’attività commerciale dell’ente e il trattamento fiscale delle contribuzioni annuali degli associati, anche per la parte di esse destinata al sostenimento dei costi di manutenzione.
Nel presupposto che gli immobili dell’associazione siano utilizzati esclusivamente nell’esercizio dell’attività commerciale, l’Agenzia afferma che le quote di ammortamento relative agli immobili uso civile abitazione, qualora iscritte in bilancio in applicazione di corretti principi contabili, siano deducibili dal reddito d’impresa ai sensi dell’art. 102 del TUIR.
In caso di utilizzo “promiscuo” delle unità immobiliari in questione, invece, i relativi immobili devono essere qualificati come “immobili-patrimonio” e i relativi componenti reddituali positivi e negativi saranno assoggettati alla disciplina di cui all’art. 90 del TUIR.
Quanto alle contribuzioni annuali degli associati (c.d. “annual dues”), anche per la parte di esse che sarà eventualmente destinata al sostenimento dei costi relativi alla manutenzione ordinaria degli immobili in argomento, viene affermato che le stesse dovranno continuare a rilevare, ai fini delle imposte sul reddito, come ricavi.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41