L’OCSE: «Economia italiana in stallo»
Nel 2019 si prevede PIL a meno 0,2%. Dubbi su reddito di cittadinanza e quota 100. L’ente chiede un pacchetto di riforme strutturali
Negli ultimi tre anni esportazioni, consumo privato e investimenti hanno trainato la crescita, certificata da un aumento di circa 3 punti del tasso di occupazione. A partire dal 2018, però, la ripresa ha rallentato, l’anno in corso si chiuderà con un Pil negativo (- 0,2%), mentre nel 2020 la crescita dovrebbe essere molto contenuta (+ 0,5%). A tracciare il quadro macro economico del Paese è l’OCSE che, nel suo Rapporto 2019 sull’Italia, presentato ieri a Roma, analizza anche i due provvedimenti bandiera dell’attuale Esecutivo, reddito di cittadinanza e quota 100.
Il primo “rischia di incoraggiare l’occupazione informale e creare trappole di povertà”, ha spiegato l’ente internazionale, secondo cui l’impatto del provvedimento sulla crescita,
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