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FISCO

L’attivazione della clausola risolutiva blocca l’immediata nota di credito IVA

Il principio di diritto delle Entrate sembra contrastare con il quadro normativo

/ Emanuele GRECO

Giovedì, 4 aprile 2019

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L’art. 26 comma 9 del DPR 633/72 legittima la variazione dell’IVA in diminuzione “nel caso di risoluzione contrattuale, relativa a contratti a esecuzione continuata o periodica, conseguente a inadempimento”. La variazione non è ammessa per quelle cessioni e quelle prestazioni per cui sia il cedente o prestatore che il cessionario o committente abbiano correttamente adempiuto alle proprie obbligazioni.
L’Agenzia delle Entrate, in riferimento alla disposizione appena menzionata, ha formulato il principio di diritto n. 13 del 2 aprile 2019.

Secondo l’Agenzia, nella situazione in cui sia stata pattuita una clausola risolutiva espressa nel contratto e il fornitore si avvalga della suddetta clausola per “supposto” mancato adempimento della controparte

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