Brexit con aggravi fiscali immediati nei gruppi di società
In caso di mancato accordo verrebbe meno da subito l’esenzione da ritenuta sugli interessi, sui dividendi e sulle royalties
Il recesso senza accordo del Regno Unito dall’Unione europea, che avrebbe quale data prospettata il prossimo 12 aprile, porrebbe una serie di adempimenti e di costi significativi anche nel comparto delle imposte sui redditi.
L’accordo che le parti avevano formalizzato lo scorso 14 novembre 2018 prevedeva, infatti, agli artt. 126 e 127 una fase transitoria in cui, salvo eccezioni, il diritto dell’Unione avrebbe continuato ad applicarsi; questo periodo transitorio era destinato a durare sino al 31 dicembre 2020.
Nel momento in cui da oltremanica si confermi la strada della c.d. hard Brexit questa salvaguardia verrebbe meno, per cui già dal 13 aprile il Regno Unito, semplificando volutamente, risulterebbe anche ai fini delle imposte sui redditi uno Stato extracomunitario.
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