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Il nuovo forfetario fa aumentare le partite IVA delle persone fisiche

/ REDAZIONE

Sabato, 11 maggio 2019

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Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato i dati relativi all’Osservatorio sulle partite IVA relativi al primo trimestre 2019. Le nuove partite IVA aperte da gennaio a marzo sono state 196.060, con una crescita del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 77% delle nuove aperture di partita IVA riguarda le persone fisiche, il 18,5% le società di capitali, il 3,5% le società di persone. Nella sintesi viene subito sottolineato che, rispetto al primo trimestre del 2018, vi è stato un notevole aumento di avviamenti per le persone fisiche (+14%), dovuto alle crescenti adesioni al regime forfetario, mentre le forme societarie presentano significativi cali: -17,2% per le società di persone e -8,5% per le società di capitali.

Più in dettaglio, spiegano dal Dipartimento delle Finanze, nel periodo in esame 104.456 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari a più della metà del totale delle nuove aperture (53,3%), con un aumento di adesioni di ben il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’andamento è influenzato dalle modifiche normative introdotte con la legge di bilancio 2019, che ha elevato a 65.000 euro il limite di ricavi per fruire del regime forfetario con l’introduzione anche di alcune agevolazioni contributive per coloro che aderiscono. Tali modifiche hanno quindi avuto un duplice effetto, da un lato hanno determinato un aumento complessivo delle aperture di partita IVA, dall’altro una ricomposizione delle aperture a favore della natura giuridica “persona fisica” e a sfavore delle forme societarie.

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