Residenza di holding estere nel luogo da cui giungono le decisioni di gestione
Rovesciate le conclusioni rispetto ai casi «Dolce & Gabbana», favorevoli alle società
La giurisprudenza, da sempre ondivaga, sulla residenza fiscale delle società ha visto ieri, 21 giugno 2019, il deposito di un’importante pronuncia (n. 16697/2019), a favore dell’Agenzia delle Entrate.
Nella sentenza si enuncia il principio, di per sé non nuovo, che vede la sede dell’amministrazione, quale criterio sia interno che convenzionale per l’assegnazione della residenza delle persone giuridiche, nello Stato in cui viene svolta l’attività direttiva e decisionale, il quale può essere diverso da quello in cui la società ha la propria sede legale.
L’importanza della sentenza non sta però tanto in questo principio, come detto non innovativo, quanto piuttosto nel fatto che la decisione della Suprema Corte è stata di segno diverso da quelle assunte nel caso
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