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NOTIZIE IN BREVE

Prassi dei Tribunali non uniformi sulla vendita telematica nelle procedure esecutive e concorsuali

/ REDAZIONE

Sabato, 6 luglio 2019

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Lo Studio del Notariato n. 18-2019/E analizza le prassi dei Tribunali riguardo alla vendita telematica, sia con riferimento al processo di espropriazione forzata che alle procedure concorsuali, constatando come esse non siano uniformi.

I provvedimenti di carattere generale (per lo più circolari) adottate dai Tribunali costituiscono il tentativo di questi ultimi di colmare le lacune e sciogliere i dubbi sulla disciplina relativa alla vendita forzata telematica, tanto sul piano delle fonti che dei contenuti. 

In particolare, le principali difficoltà applicative sorte con la vigente disciplina dell’espropriazione forzata riguardano, tra gli altri, la c.d. clausola di salvaguardia ex artt. 530 e 569 c.p.c. e, dunque, la possibilità per il giudice di ricorrere alla vendita analogica anziché a quella telematica, la scelta tra le diverse modalità di vendita telematica, l’individuazione del gestore, la proposizione delle offerte – comprese le questioni problematiche connesse alla figura del presentatore, alla segretezza delle offerte ecc. – lo svolgimento della gara. 

Analoga indagine viene effettuata con riferimento alle procedure concorsuali. Qui, in assenza di specifica disciplina (sino al recente intervento del Codice della crisi) secondo lo Studio del Notariato è dibattuta, a monte, la stessa applicabilità della disciplina vigente con riferimento al processo di espropriazione forzata, che l’impostazione largamente prevalente tende ad escludere nel caso in cui la vendita si svolga nelle forme della c.d. vendita competitiva e ad ammettere, invece, nel caso in cui la vendita si svolga secondo le disposizioni del codice di procedura civile.

Anche con riferimento alle procedure concorsuali lo Studio non evidenzia prassi uniformi né può ritenersi risolutivo delle suddette problematiche l’intervento del Codice della crisi d’impresa.

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