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Collaborazioni stabili di professionisti da valutare di volta in volta

/ REDAZIONE

Mercoledì, 24 luglio 2019

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Con l’ordinanza 19775, depositata ieri, la Corte di Cassazione ha affermato che l’avvalersi della collaborazione stabile di professionisti per l’espletamento dell’attività professionale non è di per sé indicativo di un’autonoma organizzazione.

Come già affermato in passato, occorre infatti valutare la natura e la rilevanza dell’attività svolta dai terzi collaboratori.

In tale ottica, non sono sintomatici del presupposto impositivo IRAP, tra gli altri (cfr. Cass. nn. 26332/2017 e 15113/2009):
- i compensi corrisposti da un avvocato per le domiciliazioni presso i colleghi;
- i compensi corrisposti a colleghi del professionista in caso di sostituzioni;
- i compensi erogati a consulenti esterni.

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