ACCEDI
Martedì, 17 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Nell’accertamento penale dell’imposta evasa cambia solo la regola di giudizio

Non cambia la regola da applicare. Per la Cassazione sono necessarie le allegazioni fattuali per attribuire rilevanza a costi non contabilizzati

/ Maurizio MEOLI

Martedì, 5 novembre 2019

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Cassazione, nella sentenza n. 40412/2019, fornisce interessanti precisazioni in ordine alla posizione in cui si pone il giudice penale rispetto alla questione dell’accertamento dell’imposta evasa.

Ciò, peraltro, nel contesto di un processo che non atteneva, almeno direttamente, a profili penali tributari. Risultava, infatti, contestato ai componenti del consiglio di amministrazione di una società fallita la fattispecie di cui all’art. 223 comma 2 n. 2 del RD 267/1942, per avere causato dolosamente, in concorso tra loro, il dissesto societario non adempiendo a numerosi obblighi tributari (c.d. bancarotta fiscale).

Si precisa, in primo luogo, come, in tema di reati tributari, il giudice, per determinare l’ammontare dell’imposta evasa, debba effettuare una verifica ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU