Nell’accertamento penale dell’imposta evasa cambia solo la regola di giudizio
Non cambia la regola da applicare. Per la Cassazione sono necessarie le allegazioni fattuali per attribuire rilevanza a costi non contabilizzati
La Cassazione, nella sentenza n. 40412/2019, fornisce interessanti precisazioni in ordine alla posizione in cui si pone il giudice penale rispetto alla questione dell’accertamento dell’imposta evasa.
Ciò, peraltro, nel contesto di un processo che non atteneva, almeno direttamente, a profili penali tributari. Risultava, infatti, contestato ai componenti del consiglio di amministrazione di una società fallita la fattispecie di cui all’art. 223 comma 2 n. 2 del RD 267/1942, per avere causato dolosamente, in concorso tra loro, il dissesto societario non adempiendo a numerosi obblighi tributari (c.d. bancarotta fiscale).
Si precisa, in primo luogo, come, in tema di reati tributari, il giudice, per determinare l’ammontare dell’imposta evasa, debba effettuare una verifica ...
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