Prelievo estero deducibile in Italia in mancanza di una Convenzione
Le imposte estere non accreditabili, in tal caso, possono essere considerate costo inerente
Per le imprese multinazionali (intese in senso lato, come imprese che operano all’estero) un tema sempre vivo riguarda la gestione italiana – quale Stato della residenza – dei prelievi esteri che l’impresa subisce quando intrattiene rapporti commerciali oltreconfine. Mentre la giurisprudenza (almeno quella pubblicata) è assente, la prassi ufficiale ha fornito sporadici interventi, dai quali è comunque possibile trarre indicazioni sui comportamenti tenuti dagli uffici in sede di verifica.
Nella risposta a interpello n. 29/2019 l’Agenzia ha trattato il caso delle prestazioni di servizi ingegneristiche svolte da una società italiana in Albania (Stato della fonte) ed ivi assoggettate, per normativa interna, a ritenuta alla fonte del 15% pur in assenza di una stabile organizzazione
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