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IL PUNTO / FISCALITÀ INTERNAZIONALE

Residenza a ostacoli negli Stati di common law

Le norme di USA e UK danno, in genere, risalto alla permanenza fisica e agli interessi lavorativi

/ Gianluca ODETTO e Cecilia PASQUALE

Mercoledì, 27 novembre 2019

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La valutazione della residenza fiscale di una persona fisica secondo le Convenzioni presuppone che la persona stessa sia residente nell’altro Stato in base alla relativa norma interna. Questa considerazione, a prima vista scontata, in realtà non lo è alla luce della complessità delle norme di alcuni Stati, che normalmente impongono un esame congiunto con un professionista locale.

Principi similari a quelli previsti dall’art. 2 del TUIR sono presenti in Francia, dove l’art. 4 B del Code General des impôts assegna il domicile fiscal in Francia alle persone che:
- hanno in Francia il foyer (luogo in cui la persona abita normalmente) o il lieu de séjour principal (luogo in cui la persona è presente personalmente ed effettivamente);
- esercitano in Francia un’attività professionale ...

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