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LETTERE

Siamo sicuramente «utili al Paese», spesso però non siamo utili a noi stessi

Lunedì, 9 dicembre 2019

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Gentile Direttore,
mi chiamo Piero Landi, sono un collega iscritto all’Ordine di Bologna, nonché da un anno e mezzo Presidente di AIRCES, Associazione italiana revisori dell’economia sociale, ente accreditato dal MEF per la formazione continua dei revisori legali, che conta oltre 600 soci in tutta Italia.

Sono rimasto allibito dalla lettura, su Eutekne.info, dell’articolo relativo al documento emanato dal nostro Consiglio nazionale “La nomina dell’Organo di controllo nelle srl. Alcune proposte” (si veda “Per CNDCEC e Confindustria, possibile rinviare la nomina dei sindaci di srl” del 6 dicembre 2019).

Tutto mi sarei aspettato in questi mesi dal nostro Consiglio tranne che la lettura di un documento come quello.
Mi sarei aspettato, per esempio, che il Consiglio avesse emanato nei mesi scorsi, magari assieme al partner Confindustria…, un documento dove, stante l’abolizione delle tariffe professionali, avesse fornito delle indicazioni e dei parametri minimi per i compensi da richiedere per le nuove nomine, con la chiara indicazione che al di sotto di quei compensi non sarebbe stato corretto, quanto meno deontologicamente, assumere gli incarichi. Forse si sarebbe, non dico eliminato ma quanto meno ridotto, quel fenomeno di offerte al ribasso con compensi assolutamente ridicoli rispetto all’attività da svolgere ed alle responsabilità da assumere, a cui stiamo tutti noi assistendo in questi giorni e che, nella migliore e più educata delle ipotesi, possiamo definire “da mercato delle vacche”.

Mi sarei aspettato, per esempio, che il Consiglio avesse emanato nei mesi scorsi, magari assieme al partner Confindustria…, un documento per ricordare che la scadenza del 16 dicembre per la nomine ex art. 2477 non era il termine puntuale per la nomina ma solo il termine ultimo e che pertanto era “cosa buona e giusta” non ridursi a convocare l’assemblea per il 16 dicembre, e non stupirsi il 5 dicembre che mancano 11 giorni all’entrata in vigore della norma.

Mi sarei aspettato, per esempio, che il Consiglio avesse emanato nei mesi scorsi, magari assieme al partner Confindustria…, un documento per ricordare a tutti i colleghi che l’attività di sindaco, ma ancor di più quella di revisore, è un’attività che richiede una preparazione specifica ed approfondita, con grandi responsabilità e che, soprattutto per ciò che riguarda la revisione, il DLgs. 39/2010 prevede per il revisore i “controlli di qualità” e che quindi non è consigliabile accettare incarichi pensando soltanto di fare una mera “raccolta di schede contabili ed estratti conto bancari” mettendo poi tutto dentro ad un armadio pensando che nessun terzo ci metterà mail le mani.

Mi sarei aspettato, per esempio, che il Consiglio avesse emanato nei mesi scorsi, magari assieme al partner Confindustria…, un documento per ricordare a tutti noi che tra i compiti dell’organo di controllo o del revisore vi sono anche quelli previsti da Codice della Crisi con ulteriore aggravio di attività e, soprattutto, di responsabilità.

Queste mie aspettative, ad oggi purtroppo diventate illusioni, avrebbero, se realizzate, aiutato moltissimo la nostra categoria a crescere qualitativamente ed a trasmettere, anche al nostro partner Confindustria…, un’immagine di coesione e professionalità che, quantomeno rispetto al tema delle nomine in srl, siamo ben lontani dall’avere.
Come dice lo slogan della nostra bella pubblicità siamo sicuramente “Utili al Paese”: ho la sensazione che spesso riusciamo però a “Non essere utili a noi stessi”.


Piero Landi
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna

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