Via libera delle Entrate alle scissioni asimmetriche di beni immobili
L’Agenzia definisce «fisiologica» la scissione asimmetrica come strumento per dividere le strade tra soci aventi diversi orizzonti imprenditoriali
Con la risposta a interpello n. 72, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate conferma quello che può essere considerato un principio generale che va ormai oltre gli specifici casi di volta in volta oggetto dei singoli interpelli, ossia che la scissione asimmetrica mediante la quale due o più soci si dividono indirettamente beni immobili non è una operazione elusiva in sé e per sé considerata.
Il caso specifico oggetto della risposta riguarda una società partecipata al 30% da un socio persona fisica (al 30%) e al 70% da un’altra società (a sua volta partecipata al 100% da un’altra persona fisica), proprietaria di partecipazioni in società operative e di beni immobili, alcuni dei quali concessi in locazione alle società operative controllate ed altri a società terze (e, in questo
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