Problematico il controllo a distanza dello smart worker
Senza un accordo individuale, il datore di lavoro potrà usare i dati raccolti con gli strumenti di lavoro, previa informativa ai dipendenti
Considerato l’utilizzo massivo, nell’attuale periodo di emergenza, della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro, molto spesso senza un’adeguata preventiva preparazione da parte delle aziende, una questione che potrebbe presentare alcune problematicità riguarda l’esercizio del potere di controllo da parte dei datori di lavoro circa il corretto adempimento degli obblighi contrattuali incombenti sui lavoratori (come, ad esempio, il rispetto dell’orario di lavoro).
La procedura semplificata per accedere, fino al prossimo 31 luglio, allo smart working, come disposto dal DPCM 8 marzo 2020, non richiede infatti la stipula dell’accordo individuale richiesto dall’art. 18 della L. 81/2017, ma solo il rispetto delle disposizioni contenute in tale ...
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