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IL PUNTO / FISCALITÀ INTERNAZIONALE

La residenza abituale guida la territorialità IVA nei servizi

Per le prestazioni B2C rileva il luogo dell’indirizzo permanente o della residenza abituale del fornitore

/ Emanuele GRECO

Mercoledì, 4 agosto 2021

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Laddove una persona fisica eserciti la propria attività imprenditoriale su base transnazionale, non è sempre agevole determinare il luogo in cui è dovuta l’IVA riferita alle prestazioni di servizi eseguite da tale soggetto.
È, dunque, opportuno compiere alcune riflessioni in merito allo status di soggetto passivo del prestatore, nonché in merito al suo luogo di stabilimento.

In ambito IVA non appare immediatamente replicabile quanto previsto per le imposte sui redditi, ove l’art. 2 comma 1 del TUIR collega la soggettività passiva delle persone fisiche alla loro residenza e i successivi commi 2 e 2-bis fissano le condizioni per l’individuazione della residenza stessa.
La legislazione in materia di IVA, sia nazionale sia comunitaria, si limita a individuare i soggetti passivi d’imposta,

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