La divisione non configura «cessione» ai fini delle plusvalenze
Lo chiarisce il Notariato in materia di imposte dirette
Dal punto di vista delle imposte dirette, con particolare riferimento alla disciplina delle plusvalenze immobiliari, la divisione, non solo non produce alcun trasferimento di ricchezza, ma, realizzando una mera regolarizzazione di diritti, non configura neppure il punto di riferimento per il calcolo del valore di carico dell’immobile successivamente ceduto, atteso che “ciascun condividente deve essere considerato titolare esclusivo dei beni assegnati con effetto ex tunc dalla data di acquisto in comune”.
Si tratta di uno dei chiarimenti forniti dallo Studio del Notariato n. 11/2020, nel quale viene esaminato l’impatto, sulla disciplina delle plusvalenze immobiliari, del negozio divisorio, valutando, in particolare, gli effetti in questa materia, della recente sentenza
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