Slittamento al 2021 dei termini fiscali 2020 con impatti quasi nulli sul debito
Ciò che veramente conta nella valutazione della sostenibilità dei conti pubblici è il «punto di caduta» nel 2021
Se il Governo facesse slittare al 2021 i 50 miliardi di euro di entrate tributarie in scadenza nel 2020, il quadro programmatico descritto dal DEF 2020 appena approvato evidenzierebbe sul 2020 un deficit al 13,5% invece che al 10,4% e un rapporto debito/PIL al 158,7% invece che al 155,7%, ma evidenzierebbe poi sul 2021 un deficit al 2,6% invece che al 5,7% e un rapporto debito/PIL al 152,8%, cioè sostanzialmente identico a quello del 152,7% che figura nel Documento economico e finanziario.
Essendo il 2020, come logico, “anno sabbatico”, ciò che veramente conta nella valutazione della sostenibilità dei nostri conti pubblici è il “punto di caduta” nel 2021, più che la “tappa intermedia” del 2020.
E questo punto di caduta, in termini di debito pubblico, sarebbe
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