Nel recesso dei soci, richiesto ai sindaci un apposito parere sul valore delle azioni
Il collegio sindacale deve evidenziare che la valutazione, da parte degli amministratori, è supportata da specifici criteri di stima
Nel caso di recesso del socio il collegio sindacale è tenuto a esprimere un parere obbligatorio, seppur non vincolante, sul valore delle azioni. È onere del collegio evidenziare che la valutazione, da parte degli amministratori, è supportata da specifici criteri di stima.
È quanto deriva dall’art. 2437-ter c.c. ed esplicato, in merito al ruolo dei sindaci, nella norma di comportamento del CNDCEC 10.9.
Quest’ultima spiega che, nei casi di assemblee da cui possa scaturire il recesso di un socio, sia richiesto ai sindaci di verificare:
- la preventiva comunicazione da parte degli amministratori, nelle assemblee, del valore delle azioni (salvo espressa rinuncia di tutti i soci), secondo la procedura dell’art. 2437-ter comma 5 c.c.;
- i criteri di valorizzazione delle azioni (stabiliti ...
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