Il Codice della crisi può orientare l’interpretazione delle disposizioni vigenti
Si può sostenere l’applicabilità qualora possa individuarsi continuità di ratio tra vecchie e nuove disposizioni
Il recente intervento normativo di cui al DL 118/2021, che ha trovato la conversione nella L. 147/2021 in data 23 ottobre 2021, contiene in sé importanti novità disponendo, tra l’altro, il rinvio dell’entrata in vigore del Codice della crisi, recato dal DLgs. 14/2019, al 16 maggio 2022.
In attesa dell’effettiva operatività delle nuove norme che, si ricorda, si renderanno applicabili per le procedure aperte a partire dalla data di effettiva entrata in vigore, torna ancor più di attualità il tema dell’utilizzo in chiave evolutiva delle disposizioni future.
Nel fermento del dibattito dottrinale, la giurisprudenza di legittimità, nel richiamare l’indiscusso dato normativo secondo il quale “il C.c.i.i. è testo in generale non applicabile – per scelta del legislatore ...
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