Il Presidente del CNDCEC Miani si è dimesso
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili non è più in carica. Poco fa, infatti, il Presidente Massimo Miani, con una lettera inviata alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, al Sottosegretario Sisto, ha rassegnato le sue dimissioni.
“La conflittualità che purtroppo contraddistingue la nostra Categoria – scrive Miani nella missiva – mi induce a rassegnare le dimissioni, nella speranza che l’affidamento del procedimento elettorale ad un Commissario straordinario possa agevolare e velocizzare il processo di rinnovamento degli organi di rappresentanza territoriali e nazionali”.
La decisione era nell’aria già da giorni, ma c’era chi pensava che la pronuncia favorevole del Consiglio di Stato, che ha accolto l’appello del CNDCEC revocando la sospensione cautelare delle elezioni locali disposta dal TAR, potesse far cambiare idea al Presidente. Anche perché, in quell’ordinanza, lo stesso Consiglio di Stato sottolineava la necessità di scongiurare il commissariamento nelle more del giudizio di merito dinanzi al TAR, calendarizzato per febbraio 2022.
Così non è stato. Pur “apprezzando” quelle affermazioni, Miani ritiene che sia “necessario adottare tutte le soluzioni possibili per cercare di arrivare al voto degli Ordini territoriali prima della fine del mese di febbraio e di scongiurare che possano sorgere ulteriori contenziosi in ordine alle elezioni dei Consigli territoriali, rese oggi possibili grazie alla ripresa del procedimento elettorale, stante la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio di Stato”.
Di qui, la scelta delle dimissioni, adottata non senza dissidi interni al Consiglio nazionale. La missiva, infatti, è stata sottoscritta solo da 8 componenti (il Vicepresidente Giorgio Luchetta e i Consiglieri Davide Di Russo, Marcella Galvani, Maurizio Grosso, Francesco Muraca, Lorenzo Sirch, Alessandro Solidoro e Giuseppe Tedesco).
Ora la palla passa al Ministero della Giustizia, che dovrà nominare in tempi brevi un Commissario straordinario per portare la categoria al voto. Le dimissioni, però, non mancheranno di provocare reazioni sia all’interno che all’esterno del Consiglio nazionale. Tutti gli aggiornamenti nel numero di domani di Eutekne.info.
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