Autovalutazione del rischio dello studio con attenzione ai presidi antiriciclaggio
In tale ambito assume particolare rilevanza il livello di aggiornamento della conoscenza della normativa in capo a tutti i componenti dello studio
L’autovalutazione del rischio connesso all’attività professionale, descritta nella Regola tecnica n. 1 del CNDCEC e propedeutica all’adozione di presidi e procedure adeguati alla natura e alle dimensioni dello studio, prevede i seguenti passaggi:
- individuazione del rischio inerente all’attività dello studio (con l’attribuzione di un punteggio da 1 a 4, a seconda della rilevanza, a fattori quali la tipologia di clientela, l’area geografica di operatività, i canali distributivi e i servizi offerti);
- analisi dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e dei presidi (c.d. “vulnerabilità”), con l’attribuzione di un punteggio (sempre da 1 a 4) a fattori quali la formazione, l’organizzazione degli adempimenti di adeguata verifica ...
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