Imposte estere «orfane» di criteri contabili ad hoc
Mancano indicazioni da parte degli OIC in merito alla classificazione di molti tributi tra le imposte sul reddito o tra gli oneri diversi di gestione
I criteri di contabilizzazione del credito per le imposte estere non sono oggetto di trattazione autonoma da parte dei principi contabili nazionali.
In prima approssimazione, il documento OIC 25 prevede, al § 24, che i debiti tributari siano iscritti al netto degli acconti, delle ritenute e dei crediti d’imposta, se compensabili in base a quanto stabilito dal § 33 (ovvero, se la società ha un diritto legale a compensare gli importi rilevati in base alla legislazione fiscale).
Nel più semplice caso in cui l’imposta estera abbia indubitabilmente carattere di definitività si potrebbe, quindi, concludere nel senso per cui la base normativa per la compensazione legale con l’IRES a debito è rappresentato dall’art. 165 comma 1 del TUIR (secondo cui le imposte estere sono ammesse
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