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Domenica, 9 novembre 2025

LETTERE

L’ordinamento professionale andrebbe riformato per renderlo contemporaneo

Giovedì, 28 aprile 2022

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Gentile Redazione,
non conosco dettagliatamente i programmi degli amici e stimatissimi candidati alla presidenza del Consiglio nazionale.
Se fossi il futuro CNDCEC studierei una riforma dell’ordinamento professionale volta a renderlo contemporaneo, mettendo in discussione, con coraggio, finanche il regime ordinistico così come lo vediamo oggi; un recinto ove quando fa comodo sei ente pubblico (Ordine), quando fa comodo sei trattato da impresa (iscritto), quando fa comodo sei un professionista con una unica e sola costante: l’altrui convenienza.

Per quanto riguarda il Ministero vigilante, è giusto che sia quello della Giustizia, ma se è vero, come è vero, che la nostra professione ha rapporti con il Ministero dell’Economia e delle finanze (Fisco e revisione legale, contenzioso in duplice/triplice veste in barba ai chiari conflitti d’interesse), ha rapporti con il Ministero degli Interni (revisione degli enti locali), ha rapporti non solo da vigilato con il Ministero della Giustizia (composizione della crisi e procedure concorsuali), ecco, desidererei che noi, in quanto rappresentanti di un ente pubblico, facessimo parte dell’organico dirigenziale di questi Ministeri in modo stabile e non a invito. Immagino che al momento della stesura, solo per fare un esempio, della norma fiscale emergenziale che cerca di produrre gettito per arrivare a un “numero” che “ci chiede l’Europa”, se ci fosse un NOSTRO dirigente a spiegare le implicazioni operative della sua applicazione alla tal data, non assisteremmo alle proroghe che, con il vestito dell’ennesima concessione a noi professionisti disorganizzati, di fatto rendono il nostro lavoro privo di dignità e l’ambiente dei nostri studi invivibile.

Passando alla questione revisori legali, quanti iscritti al nostro Ente sono revisori? Quanti non iscritti al nostro Ordine sono revisori? È il nostro Ordine un ente pubblico preposto alla tenuta e alla vigilanza di un albo? Ditemi voi con quale logica i revisori legali non debbano essere tenuti e gestiti dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

L’art. 1 del DLgs. 139/2005, a volte ottimo per ingenerare, leggendolo, un rinnovato sentimento di autostima, a volte è deprimente perché di fatto vuoto nel suo contenuto più profondo ovvero quello delle esclusive.
Potremmo una volta per tutte revisionarlo, magari rinunciando ad alcune fattispecie del tutto marginali, ma dotarlo di un riconoscimento esclusivo su quelle attività dove effettivamente siamo fondamentali. Oggi la maggior parte di noi è diventata, in varie forme, per responsabilità e ambiti esclusivamente un attestatore, solo rischi (tanti, enormi) senza esclusive.

Questione incompatibilità: perché non posso fare l’agricoltore? Perché per fare l’imprenditore devo cancellarmi?
Ricordo il mio maestro a Roma che a queste domande, trenta anni fa, rispondeva: “Il professionista ha anche obblighi reputazionali verso la categoria. Ti immagini se fallisse come imprenditore un commercialista cosa accadrebbe?”. Oggi il problema non si pone, in quanto anche il professionista risulta assoggettato, allorché incapiente, a procedure compositive/concorsuali. Meditiamo sulla necessità di mettere mano a un recinto soffocante e ormai veramente ingiusto, fuori dal tempo, motivo per molti per compiere il grande passo e cancellarsi.

Sulla formazione, argomento che sento particolarmente, rimando a quello che scrissi a novembre dello scorso anno (si veda “Oggi la formazione continua rischia di diventare un’attività da benestanti” dell’11 novembre 2021).

In ultimo un augurio sincero al CNDCEC che verrà. Gli auguro di rimanere con i piedi per terra e di immedesimarsi ogni giorno anche, non dico certamente solo, con l’ultimo iscritto del più piccolo Ordine d’Italia. È in questo modo che il Consiglio nazionale che verrà potrà garantire un futuro a questa meravigliosa professione.


Marco Santoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Viterbo

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