Favor rei «ristretto» in ambito tributario
Non rileva nemmeno l’abolizione della condotta sanzionabile se non retroattiva
Ieri si sono pronunciate le tanto attese Sezioni Unite sulla problematica del favor rei, che, con la sentenza 27 aprile 2022 n. 13145, hanno adottato una linea rigorosa, che limita non di poco le ipotesi in diritto tributario in cui esso trova applicazione.
Volendo essere precisi, come rammentato dalle Sezioni Unite il tema non riguarda propriamente il favor rei (relativo al trattamento sanzionatorio più favorevole in caso di successione di leggi nel tempo, art. 3 comma 3 del DLgs. 472/97), ma la c.d. abolitio criminis (abolizione tout court della condotta sanzionabile, art. 3 comma 2 del DLgs. 472/97).
La differenza tra i due istituti non è solo dogmatica, basti pensare che solo per l’abolitio criminis le sanzioni vengono meno anche quando la loro contestazione è definitiva, salva la non
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