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LAVORO & PREVIDENZA

L’indebito conguaglio di contributi INPS è un’indebita percezione di erogazioni pubbliche

Per la soglia di punibilità va considerato il risultato economico derivato da ciascuna delle condotte produttive dell’indebita erogazione

/ Maria Francesca ARTUSI

Giovedì, 26 maggio 2022

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Nella giurisprudenza penale sono emersi diversi orientamenti in merito alla qualificazione giuridica della condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottenga dall’INPS il conguaglio di tali somme con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni.
Tale condotta è stata qualificata talvolta come appropriazione indebita (art. 646 c.p.), talvolta come truffa (art. 640 c.p.), talvolta come indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ai sensi dell’art. 316-ter c.p. (cfr. Cass. nn. 42937/2012, 7963/2020 e 51334/2016).

La sentenza n. 20531 ...

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